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IL MESSAGGIO DI INIZO STAGIONE DEL PRESIDENTE GIORGIO MAGGI: “STAGIONE FRIZZANTE VERSO LA RIFORMA DEI CAMPIONATI MASCHILI”

Giorgio Maggi confida in una stagione 2022/23 all’insegna della normalità dopo gli ultimi due anni all’insegna del Covidbasket. Nel suo messaggio di inizio stagione, il presidente del CRL auspica un anno sportivo senza più stop legati alla situazione sanitaria. Il primo segnale di ritorno alla normalità riguarda quello del format dei campionati senior maschili e femminili con stagioni regolari da 7-8 mesi, senza più le formule condizionate dalle scelte precauzionali in chiave pandemica.
“L’auspicio è che la stagione al via possa iniziare e concludersi senza più invasioni di campo sul piano sanitario. Se non ci saranno svolte negative non dipendenti dalla nostra volontà siamo fiduciosi che si possa tornare alla normalità; anche nella composizione dei gironi e delle formule dei campionati senior non abbiamo utilizzato quel criterio prudenziale che lo scorso anno ci aveva portato format diversi dal solito. Di fatto confidiamo in una stagione dallo svolgimento senza impedimenti”.
-La stagione alle porte sarà quella che a livello maschile darà il via alla riforma dei campionati che coinvolge A2 e B, ma anche tutti i tornei regionali dalla C Gold in poi. Riforma che la Lombardia ha caldeggiato…
“Siamo stati ampiamente coinvolti dando anche alcune indicazioni poi recepite da colleghi di altre regioni e dalla FIP nazionale. Riteniamo che la riprogrammazione dei campionati vada verso la direzione giusta per quanto riguarda l’innalzamento della qualità. Cosa che deve interessare tutte le società del movimento: uno degli obiettivi, se non il principale, è quello di produrre giocatori per la Nazionale. E anche a livello regionale bisogna fare la propria parte, non dimenticando che ci sono stati casi anche recenti di giocatori passati dai campionati regionali alla Nazionale”.
-Quale riflessione debbono operare le società in vista della nuova piramide dei campionati?
“Non c’è solo un discorso sportivo, ma anche strutturale e organizzativo. Basti pensare ai vincoli sulla capienza degli impianti: la nuova serie B richiede un minimo di 1000 posti, ad esempio a Milano non c’è una palestra adatta se non il PalaLido. Il tempo c’è ma le società debbono prepararsi, allo stesso modo per l’Interregionale che richiede 250 posti e l’obbligo di diventare società di capitali; entro un paio di mesi arriveranno poi i nuovi parametri NAS. La cosa importante è che sia già chiaro con diversi mesi d’anticipo quali saranno le condizioni per partecipare ai nuovi campionati”.
-Come è stata recepita in Lombardia la riforma in arrivo?
“La sensazione è che C Gold e C Silver abbiano chiara la situazione, forse un po’ meno invece per quanto rguarda le serie più basse. Sul piano meramente sportivo le DOAR pubblicate a giugno evidenziano un importante ridimensionamento numerico: oggi i primi 3 campionati maschili coinvolgono 154 squadre, che a regime diventeranno circa la metà. La D passerà da 84 a 48 squadre e la Promozione da 120 a 96; ma è altrettanto vero che oggi sono il terzo e quarto campionato regionale, fra due anni diventeranno il primo e il secondo. E facendo riferimento al concetto dell’innalzamento della qualità dei campionati, il risultato concreto che cerchiamo è quello, altrimenti la riforma resta fine a sé stessa>.
-Qual’è la situazione dei campionati giovanili maschili?
“L’Under 19 Eccellenza è passata sotto l’egida del Settore Giovanile nazionale, vedremo se la seguirà anche l’Under 17. Resteranno certamente l’Under 15 e i campionati Gold introdotti lo scorso anno; crediamo che la riduzione a 24 delle partecipanti Under 17 e Under 15 sia la direzione giusta nel solco dell’innalzamento della qualità dei campionati. E la fascia Silver gioca comunque per qualcosa, visto il sitema di promozioni che dà accesso al Gold. Attraverso il sistema delle ammissioni disponibile lo scorso anno già a novembre abbiamo attribuito molto valore al risultato del campo; ci teniamo una discrezionalità nelle scelte che le società debbono accettare”.
-E invece la situazione dei campionati femminili?
“A livello femminile ci scontriamo con un numero esiguo di iscrizioni che si riscontra nei dati delle tesserate. Però le giovanili lombarde sono di gande qualità, tant’è che per la prima volta, sia pure con un totale di partecipanti non elevato, avremo Under 19, 17 e 15 Elite. La B è tornata al girone unico a 16 squadre, la C avrà 30 società al via e per la Promozione le iscrizioni sono ancora aperte”.
-Quali appuntamenti ci saranno oltre ai campionati?
“Confermiamo l’appuntamento con la Coppa Lombardia maschile e il Trofeo Lombardia femminile. Il primo evento è piaciuto e lo riproporremo con la stessa formula della partita secca in casa della squadra col minor ranking fino ai quarti di finale; con più tempo a disposizione proveremo a proporre una Final Four. L’appuntamento femminile lo scorso anno disputato a Bergamo vorremmo fissarlo tra il 7 e l’8 dicembre, il prossomo anno ci muoveremo prima per inserirlo nel precampionato”.
-Quali altre attività sono in divenire?
“Abbiamo incontrato il nuovo commissioner del CIA Luigi Lamonica per far partire anche in Lombardia il progetto di reclutamento che ha in mente. Il numero degli arbitri è certamente un punto debole e dunque saremo tra i principali promotori di questa campagna basata sull’immagine del direttore di gara con un ruolo importante”.
-Cosa si aspetta per la stagione alle porte?
“Gli eventi collaterali degli Europei a Milano con la fan zone in piazza Duomo, più la partecipazione all’Expo Sport in Parco Sempione, hanno fatto registrare una grande affluenza. Saremo attivi anche sul territorio con ulteriori eventi promozionali. Sul piano sportivo mi aspetto un’annata intrigante, anche perchè nel primo anno che porterà verso la riforma dei campionati si seguirà uno sviluppo molto diverso dalla routine. Mi aspetto una stagione frizzante, con l’auspicio che si giochi esclusivamente sui campi di gara, accettando serenamente i verdetti del campo”.